Escursioni guidate

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La provincia del Verbano-Cusio-Ossola

Comunemente abbreviato in VCO, la provincia si estende nella punta nord più estrema del Piemonte, a confine con la Svizzera e offre una varietà di paesaggi differenti.

Il fiume principale è il Toce, che nasce in Val Formazza formando una spettacolare cascata, e nel suo corso raccoglie acqua dai suoi affluenti, ognuno dei quali provenienti dalle altre principali valli laterali: Val Vigezzo, Valle Antrona, Valle Anzasca, Val Bognanco e Val Divedro.

Al termine del suo percorse, il Toce diventa immissario del Lago Maggiore, il secondo lago più esteso d’Italia, da cui poi si origina il fiume Ticino, utilizzato per portare i blocchi di marmo dalla cava di Candoglia fino a Milano per la costruzione del Duomo.

 

Oltre al Lago Maggiore, la zona vanta altri laghi come il Lago di Mergozzo e la parte settentrionale del Lago D’Orta.

Le montagne occupano gran parte del territorio e tra le cime più conosciute c’è sicuramente il massiccio del Monte Rosa (4.634 m), situato in Valle Anzasca, nonché il secondo massiccio montuoso più esteso in Italia subito dopo al Monte Bianco.

Numerose sono anche le aree protette, come il Parco dell’Alpe Veglia e dell’Alpe Devero o il Parco naturale dell’Alta Valle Antrona ma il più esteso delle Alpi e d’Italia è il Parco Nazionale della Val Grande.

Mucche al pascolo in un alpeggio nel Verbano-Cusio-Ossola durante delle escursioni guidate

Guida locale

La montagna è tanto affascinante quanto subdola, perdersi è facile, affidati a una guida esperta del territorio per evitare spiacevoli imprevisti e goderti i paesaggi in piena sicurezza.

Offerte sempre nuove

La provincia del Verbano-Cusio-Ossola offre numerosi percorsi, immersi tra natura e storia, rimani aggiornato e vieni a esplorarli in compagnia di una guida esperta.

Non solo trekking

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La provincia del Verbano-Cusio-Ossola con le sue valli nascondono un sacco di posti suggestivi, vieni a visitarli in tutta sicurezza con una guida locale. Sarò felice di consigliarti posti nuovi in base alle capacità fisica e agli interessi di ciascuno.

Qualcosa di diverso dal solito

TREKKING AL SELVAGGIO BLU

Il Selvaggio Blu é un percorso situato interamente nel comune di Baunei, in una delle zone più selvagge della Sardegna.

E’ considerato uno degli ultimi percorsi di trekking selvaggio del Mediterraneo perché, per la maggior parte dell’itinerario, vi si può accedere solo in barca o seguendo il sentiero lungo la costa del Golfo di Orosei.

Dal 19 al 26 maggio partecipa anche tu alla escursione guidata alla scoperta di questo luogo.

Dai un'occhiata all'ultima escursione fatta

Martedì 25 aprile abbiamo raggiunto l’Alpe Genuina, situata sopra Foppiano in Valle Antigorio. Il percorso si è districato tra boschi d’abeti e panorami mozzafiato sulle valli vicine. Il tutto, è stato accompagnato da una lezione di disegno en plein air in collaborazione con la studentessa di belle arti Caterina Pioletti, che ci ha illustrato dei metodi sostenibili e naturali per disegnare all’aria aperta.

Come faccio a capire se il percorso è adatto a me?

Ognuno di noi ha i propri limiti ed è sempre meglio capire in anticipo se l’escursione è adatto alle proprie capacità fisiche o no. Io sono a disposizione per qualsiasi chiarimento sul percorso e nel frattempo vi lascio la tabella del CAI (Club Alpino Italiano) con le sigle e i significati della scala di valutazione della difficoltà del trekking che verrà indicata in ognuno dei miei itinerari.

Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m e costituiscono di solito l’accesso ad alpeggi o rifugi. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua, quando, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi; i tratti esposti sono in genere protetti (barriere) o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi su roccia, non esposti, o tratti brevi e non faticosi né impegnativi grazie ad attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati

Itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minor impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza e la conoscenza delle relative manovre di assicurazione). Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguati.

Percorsi attrezzati o vie ferrate per i quali è necessario l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (imbragatura, dissipatore, moschettoni, cordini) e di equipaggiamento di protezione personale (casco, guanti).

Itinerari in ambiente innevato che richiedono l’utilizzo di racchette da neve, con percorsi evidenti e riconoscibili, con facili vie di accesso, di fondo valle o in zone boschive non impervie o su crinali aperti e poco esposti, con dislivelli e difficoltà generalmente contenuti che garantiscano sicurezza di percorribilità.

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